"Una sorta di traditori: la lettera perduta"
Roma, 19 gennaio 1996
[senza intestazione]
mi voglio scusare con te per le brutte cose che ti ho detto ieri sera e per il modo violento in cui te le ho dette. Avevi ragione sostenendo che se mi arrabbiavo tanto ci doveva essere qualche cosa sotto. È vero e vorrei dirti che cosa c'è sotto. Abbi pazienza se la spiegazione è lunga. Sono queste le cose che avrei dovuto dirti con calma invece di urlare insulti. Scusami ancora e prova a leggere.
È vero: io perdo la calma e vedo rosso quando ho sentore di antisemitismo. Perché? La ragione è che rifiuto il punto di vista (che tu ripetevi iersera) secondo il quale ci sono due ragioni per cui saremmo giustificati a dire che gli ebrei si lamentano troppo. La prima sarebbe che non sono stati perseguitati più di tanti altri popoli perseguitati, schiavizzati e anche sterminati nel mondo in epoche più o meno recenti, e che si lamentano come se lo fossero. La seconda sarebbe che anche loro (o almeno tanti fra loro) sono avidi, avari, interessosi e poco umani.
Sulla prima ragione (la più importante): è vero che gli indiani d' America, i negri in Africa e in America e i popoli colonizzati in tutto il mondo sono stati maltrattati orrendamente. Alcune popolazioni sono state completamente sterminate (e di tante si è perso ogni ricordo nell'antichità). Un caso documentato è quello dei Tasmaniani gli ultimi dei quali furono uccisi o morirono verso il 1869. Si vestivano di pelli di animali e sapevano solo affumicare le carni e non cuocerle. Di loro non è restato niente. Furono uccisi da coloni anglosassoni anche loro molto primitivi, che ignoravano tutto dei tasmaniani e della stessa civile convivenza.
Gli ebrei stessi sono stati perseguitati con i pogrom in Europa orientale, convertiti per forza, cacciati dalla Spagna (nel 1492). I carnefici erano, ancora, gente primitiva - come Romani, Cartaginesi e Aztechi (che facevano sacrifici umani), come i cristiani che bruciavano gli eretici in piazza.
Perché, allora, queste crudeltà più antiche - dico io - sono meno bestiali o più veniali del genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale? Non sostengo che in questo secolo certi crimini non sono più scusabili, mentre erano scusabili molti secoli fa. C'è un argomento ben più forte che si articola in vari punti:
Lo sterminio è orrendo e inaudito per la sua dimensione: sei milioni di ebrei distrutti con metodi industriali dopo aver cercato di distruggerne la personalità, il carattere, l'anima. (Leggi Se questo è un uomo di Primo Levi per avere una testimonianza diretta, tragica e certo non isterica).
La distruzione cieca di molti campioni di umanità di alto valore è empia. Fra gli sterminati c'erano scienziati, artisti, pensatori, rabbini che continuavano una tradizione culturale interessante e volta a elevare il pensiero umano. È la tradizione a cui dobbiamo il giorno di riposo settimanale (sconosciuto ai Romani), i ragionamenti legali ed euristici di tipo talmudico, ripresi anche da Tommaso d' Aquino e dalla psicanalisi. [L' unico altro esempio di un simile sacrilegio, con dimensioni analoghe, è dato dalla liquidazione in massa degli avversari e dei dissenzienti da parte del regime di Stalin. A questo mancavano solo torture, camere a gas e forni crematori, che, però, sono aggravanti notevoli].
I colpevoli del genocidio degli ebrei non erano ex galeotti come in Tasmania, né rozzi pionieri come in USA. Erano uomini di Stato e tecnici istruiti che sapevano bene chi e che cosa cercavano di distruggere.
I colpevoli del genocidio degli ebrei sono recenti e i loro successori sono ancora fra noi (neonazi, neofascisti, pseudostorici, stranamente francesi, che negano che lo sterminio sia mai esistito). Sono, dunque, nemici vivi e possono essere temibili se noi dimentichiamo da dove vengono e quali tendenze infernali abbiano.
Per queste ragioni minimizzare la strage degli ebrei è un atteggiamento che condanno. Quando lo incontro in persone - come te - fondamentalmente buone e gentili, mi fa avvampare di ira, perché mi sembrano alleati inconsci del male che in questo secolo - vicino a noi - è stato rappresentato in misura così grande dal fascismo. [È stato rappresentato anche dalla mafia, ma quella non la approva nessuno, almeno esplicitamente]. È questo male estremo e disumano che cerco di combattere con veemenza maggiore di quella che uso contro gli altri mali, brutti, ma al confronto minori: incompetenza, furbizia, disonestà intellettuale o finanziaria, favoritismi.
Dopo questi discorsi, l'altro argomento che tanti ebrei sono avidi, avari, interessosi e poco umani, vale poco. Certo che è vero. È vero di ogni gruppo umano composto da migliaia di persone. I pareri in merito dipendono dalle esperienze individuali e non si dovrebbe generalizzare indebitamente. Forse lo faccio anche io, ma mi è successo di incontrare tanti tanti ebrei di alto valore intellettuale, artistico, scientifico e insieme umano (Primo Levi, Rita Levi Montalcini, Natalia Ginzburg, Bruno Zevi, Alvin Toffler, quello dello "Shock del Futuro" e tanti altri meno noti). Poi, certo, ne ho incontrati di stupidi, maleducati, ignoranti e ce ne saranno di imbroglioni anche se non ne ho conoscenza diretta. Ma la percentuale di quelli buoni mi sembra maggiore che fra i non ebrei.
Comunque questi sono dettagli. Io ritengo che il valore spirituale e umano della tradizione ebraica sia alto. Ho scritto varie cose sull'importanza e le derivazioni (morali e civili) del pensiero talmudico. Distruggere i rappresentanti di quella tradizione mi sembra orrendo.
Dunque scusami ancora per la mia forma bestiale, ma la sostanza è quella che ho cercato di descrivere. Perdonami e cerca di inserire anche questi elementi nella ricerca di spiritualità che ti sta tanto a cuore.