"Orient-Express", versione B, edizione diplomatica
(1) Si trovava già seduta quando lui arrivò. Penombra. Due
(2) lumi di opaline, uno verde e uno rosso, tovaglie candide di fiandra,
(3) ottimi bicchieri a gambo di forma vecchia..Aveva ordinato l'acqua minerale,
(4) il pane e i grissini..Voleva sembrare disinvolta, dunque
(5) manifestava un minuscolo nervosismo. Ciò nonostante manteneva
(6) un accogliente vuoto mentale e una affettuosa curiosità vicina
(7) alla calma..Non si era guardata intorno con attenzione. Aveva
(8) scelto lei il ristorante eppure c'era stata una sola volta alcuni anni
(9) prima. Quando Gianluca le aveva telefonato le era venuto in mente
(10) Un ambiente piccolo e discreto..Le sembrò adatto. Non tanto a loro quanto
(11) a lui. che lo avrebbe trovato confortevole, poco romano.
(12) Prima aveva scritto quell'anonimo, gentile biglietto.
(13) Aveva notato la calligrafia identica, chiara, verticale, senza
(14) ghiribizzi. Non era invecchiata e per questo spiccava una specie di
(15) ingenuità antica, da studente preciso, abituato ad appunti
(16) funzionali e sintetici..E poi aveva telefonato da Roma. Dunque
(17) conservava alcune delle sue buone qualità: semplice nei
(18) rapporti umani, mai doppi fondi. Era sicura che le ragioni
(19) espresse nel biglietto erano esattamente quelle che lo avevano
(20) provocato: lui aveva trovato moltissime fotografie di quando lei
(21) era ragazza, fatte non solo da lui ma anche dal loro comune amico
(22) Umberto morto sei mesi prima, e poiché veniva a Roma aveva
(23) pensato di portargliele.
(24) Usava, pensò, la fotografia negli anni cinquanta I
(25) ragazzi che avevano i pezzi o guadagnavano qualche cosa,
(26) cercavano di mettere insieme una ibridas camera oscura. Vecchi
(27) bagni di famiglia che le mamme accettavano di spartire, o una
(28) cantina che aveva l'acqua. In tre in quattro passavano molte ore
(29)alla stampa, lo sviluppo era considerato troppo difficile
(30)La stampa era bellissima. Ogni immagine poteva variare in un processo quasi
(31) interminabile. Secondo la carta, la permanenza nell'acido, i
(32) particolari previsti, il taglio, il formato. Le loro foto le abbellivano,
(33) le sotrcevano, le rallegravano, le drammatizzavano e quando
(34) dall'acido era venuto il momento di tirarle via, non un attimo
(35) prima o dopo, e venivano appese erano d'accordo nel
(36) considerarsi felici. lei preferiva la carta mat. Gianluca cercava
(37) ombre sfumate, un po' all'antica, Umberto preferiva nudi di donna
(38) quando poteva recuperare soggetti. In mancanza si dedicava ai
(39) contrasti di forme oppure al ritratto. Lei posava, Gin aluca e
(40) Umberto fotografavano. Lei si truccava alla francese, come nel
(41) "Porto delle nebbie". Impermeabile di Gianluca con grosse
(42) spalline, bocchino, sigaretta, viso impassibile e intenso
(43) possibilmente. Il modello era Michele Morgan. Cerano poi delle
(44) varianti all'americana, con perle e vestito dalle spalle scoperte,
(45) labbra truccate.
(46) Avrebbe potuto mandarle, questo è vero...Ma
(47) supponeva che "altre ragioni" lo avevano spinto a riprendere i
(48) contatti con lei, per un solo incontro. Non era un affare di nostalgia,
(49) di ripassare gli amori della giovinezza. Avrebbe giurato che si
(50) trattava della stessa cosa misteriosa che lei da sei mesi si
(51) portava dentro, che riguardava un dolore, anzi un orrore comune.
(52) Si permetteva di pensare che "anche lui" era stato contaminato
(53) dalla stessa tabe dallo stesso tradimento. La cercava per
(54) condividerlo, magari senza parlarne...Quando si sarebbero guardati
(55) in un certo momento, prima o dopo, "quell'orrore" sarebbe
(56) affiorato, sarebbe stato finalmente condiviso nel modo giusto ma
(57) insieme avrebbero saputo in modo più vivo che erano rimasti
(58) soli.