Variazioni foniche, memoria insignificante: formularità e dettato poetico latino
Paolo Mastandrea, Università di Venezia Ca' Foscari
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Esiste nel lessico della poesia latina una tendenza alla ripetitività che colloca certe parole (spesso in combinazione e associazione tra loro) in sedi fisse, soprattutto all’inizio e alla fine dell’esametro; esempi di tale fenomeno per cui i termini non solo entro il verso occupano posizioni convenute, in obbedienza ad opportunità di ritmo e di eufonia, ma talora subiscono una leggera varianza che ne altera del tutto il significato, saranno indagati nel corso dell’intervento, grazie anche alla consultazione dell'archivio digitale Musisquedeoque, http://www.mqdq.it.
Speech variations, insignificant memory: formularity and poetic dictation in Latin
There exists in the vocabulary of Latin poetry a tendency to repetitiveness which places certain words (often by combination or association) in fixed locations, particularly at the start or end of a hexameter; examples of this phenomenon by which the terms not only occupy agreed positions within the verse, as directed by rhythm or euphony, but which sometimes undergo a slight variation that does not quite change their meaning, will be investigated with the help of the digital archive Musisquedeoque, http://www.mqdq.it.
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