Sistemi online
[ http://www.math.uni-augsburg.de/stochastik/llull/ ]
Edizione critica digitale di tre scritti di Raimondo Lullo, a cura dell’Istituto di Matematica dell’Università di Augsburg. In frameset, facsimile del manoscritto, trascrizione in latino e traduzione (previamente selezionata) in inglese, tedesco o francese. In verde si evidenziano porzioni di testo, leggibili simultaneamente nei tre testi; in giallo, attraverso bottoni, le note, leggibili in calce. Da Ramon Llull si accede a una miscellanea con elenco di link lulliani, alla cronologia del sito Web e a due articoli dei curatori (434R e 439), che indicano in dettaglio metodi filologici ed informatici seguiti. Il testo Artifitium electionis personarum appare per la prima volta.
[ http://rmcisadu.let.uniroma1.it/boccaccio/ ]
Edizione critica ipertestuale al CISADU della Sapienza di Roma, realizzata da R. Mordenti. Comprende le carte 60 recto e verso dello Zibaldone Laurenziano di Boccaccio. Offre: l’immagine scandita di una copia del manoscritto autografo; l’edizione diplomatica interpretativa, dotata di rimandi a ingrandimenti del manoscritto per porzioni di cinque versi; l’edizione critica; la bibliografia per edizioni e testi critici di riferimento. Dalla home page si può accedere anche a uno schema dell’ipertesto, al modello di codifica e a una tabella che riassume i segni del manoscritto che sono stati marcati.
[ http://www.ukans.edu/carrie/Planctus/ ]
Edizione elettronica di un componimento normanno dell’XI secolo, a cura di R. Helmerichs, University of Kansas. Per ciascun verso del Planctus sono dati, in una stessa pagina statica, la corrispondente porzione di immagine per ciascuno dei due manoscritti che lo trasmettono, le trascrizioni, il testo critico di ciascuna delle tre principali edizioni esistenti, traduzione in tedesco e in inglese e note di commento in calce. Si può accedere anche direttamente al testo pieno di due delle edizioni critiche e ad una pagina bibliografica. Il sito è pensato per alta e bassa velocità di connessione: nel secondo caso sono eliminate tutte le immagini degli strumenti di navigazione.
[ http://rmcisadu.let.uniroma1.it/~cmcl/hisecc/hisecc.html ]
Edizione elettronica della Historia Ecclesiastica coptica (pervenuta in 3 manoscritti frammentari) curata da T. Orlandi, Direttore del CISADU della Sapienza di Roma. Comprende le immagini dei manoscritti con trascrizione diplomatica affiancata; il testo diviso in paragrafi con collegamenti alla traduzione, in italiano o in inglese, e ai frammenti con trascrizione; commento critico-letterario, paleografico e filologico.
T. Orlandi ha curato anche l'Electronic Database of Coptic Literature and Civilization (http://cmcl.let.uniroma1.it), un archivio dedicato allo studio della lingua coptica. Contiene testi, grammatica, storia della letteratura, catalogo di manoscritti, bibliografia. Accesso riservato solo a chi si registra.
[ http://www.byu.edu/~hurlbut/ospital/toc.htm ]
Edizione critica elettronica curata da J. D. Hurlbut, della Brigham Young University. Per ognuno dei 20 manoscritti che trasmettono il testo provenzale è data sigla, locazione, descrizione e numero delle righe di versi. Dalla sigla si accede alla trascrizione, che può essere collazionata con le altre per stanza o per verso, selezionando il numero corrispondente (l’opzione sarebbe disponibile anche dall’home page, ma non risulta attiva). Per alcuni manoscritti (per esempio Pa) è disponibile anche l’immagine totale del folio, ingrandibile, o quella parziale del verso, evidenziato in bianco su grigio. Inoltre concordanze e una parziale collazione 3D (Cosmo Player).
[ http://www.parzival.unibas.ch/800_600/index.html ]
Edizione critica elettronica del Parzival all’Università di Basilea. In 4 finestre sono dati: testo base di riferimento, apparato critico, trascrizioni, facsimile, ma collegati in sequenza. Infatti da ciascuna delle parole sensibili nel testo base si accede alle corrispondenti varianti nell’apparato; da ciascuna variante si accede alla rispettiva trascrizione (solo una riga) e da questa all’immagine del manoscritto.
[ http://www.britac.ac.uk/pubs/dialogus/ockdial.html ]
Edizione elettronica del Dialogus alla British Academy. Il testo critico è in formato PDF, mentre la trascrizione in latino e la traduzione inglese in parallelo sono in HTML. Indicazioni su metodo di lavoro seguito e convenzioni editoriali, descrizione dei testimoni, introduzioni storico-filologiche e commenti letterari. Nella sezione Archivio sono raccolti e scaricabili i file di testo. Collazione eseguita con CET.
[ http://www.oeaw.ac.at/kvk/cte/html/index.htm ]
Il testo ha apparato dinamico, che rimanda alle varianti e si può accedere al file sorgente della collazione eseguita con CTE. Non sono indicati nè i curatori, nè le edizioni di riferimento nè lo stato della tradizione manoscritta nè commenti filologici.
[ http://ccat.sas.upenn.edu/jod/conf ]
Trascrizione elettronica dell’edizione delle Confessioni di Agostino curata di J. J. O’Donnell dell’Università della Pennsylvania. Il mark-up SGML/TEI e l’adattamento in HTML sono ad opera dello Stoa Consortium (http://www.stoa.org). In versione con o senza frame, testo in latino e commento in inglese, ricco di note bibliografiche, spiegazioni linguistiche, varianti, rinvii ad altre parti del testo.
[ http://www.princeton.edu/~lancelot/ ]
Edizione critica elettronica de Le Chevalier de la Charrette (Lancelot) realizzata all’Università di Princeton. Per ognuno degli 8 manoscritti della tradizione è data la trascrizione diplomatica in SGML/TEI, collegata all’immagine a colori a tutto schermo. Da ciascuna delle trascrizioni si può accedere alle altre selezionando la sigla del manoscritto. Inoltre, le edizioni critiche, con testo in francese antico e moderno, di Foulet-Uitti[34], tavola delle lezioni rifiutate e un programma di ricerca lessicale basato su categorie semantiche. Tabella che spiega lo schema di codifica adottato.
[ http://vindolanda.csad.ox.ac.uk:8080/ ]
Edizione elettronica del corpus di epigrafi lignee di Vindolanda (Inghilterra), realizzata all’Università di Oxford e basata sull’edizione cartacea Vindolanda Writing Tablets (voll. I e II) di A. Bowman e D. Thomas. Si articola in 4 sezioni: Tablets è un database che riproduce tutte le tavolette in immagine (con raffinato zooming viewer), e trascrizione in latino, traduzione in inglese, commento, note; tutti i testi sono in XML/TEI, con alcune modifiche alla DTD per epigrafi (EpiDoc). Exibition è la parte documentaria relativa alle epigrafi: in immagini ingrandibili e testi, sito archeologico, aspetti storici, luoghi e vita dei soldati e della popolazione di V., documenti relativi a scrittura e lettura in latino e alle tavolette, con anche esercizi di trascrizione. Reference contiene, ancora in immagini e testi, informazioni dettagliate e divise per settori specifici sui contenuti testuali delle epigrafi. Help, infine, è una guida alla navigazione del sito.
[ http://www.fondazionecanussio.org ]
Riproduzione elettronica dell’edizione critica a stampa pubblicata nel 2000 dalla Fondazione Canussio. Il testo latino (note di apparato sensibili) è in frame alla traduzione in italiano (note critiche sensibili) e dall’indice si può aprire la corrispondente immagine dell’autografo. Nello stesso modo sono riprodotti anche i versi in latino dedicati a quest’opera da Quinzio Emiliano Cimbriaco. Presentazione di carattere storico, lessicale e stilistico, introduzione storica, descrizioni dei manoscritti, note critiche completano l’edizione.
[ http://www.brown.edu/Departments/Italian_Studies/pico/index.html ]
Edizione elettronica del Discorso di Pico della Mirandola, frutto della collaborazione di studiosi della Brown University e dell’Università di Bologna. Il lavoro filologico è svolto sull’originale dell’opera, la prima edizione a stampa. La trascrizione in latino, con apparato critico, può essere associata per link all’immagine dell’incunabolo (modello filologico), o in frameset alla traduzione annotata, in italiano o in inglese (testo annotato). La riproduzione facsimilare dell’editio princeps è confrontabile con quelle di altre due edizioni successive (incunaboli) o con il testo pieno (trascrizione). A corredo, bibliografia generale, newsgroup (accesso limitato), biografia di Pico, saggi vari. In HTML.
[ http://www.dm.unipi.it/pages/maurolic/intro.htm ]
Archivio dell’opera matematica di Maurolico, a cura di P. D. Napolitani dell’Università di Pisa. Il corpus comprende manoscritti autografi (rimaneggiati a più riprese dall’autore), apografi (con correzioni di mano mauroliciana) ed edizioni a stampa, spesso con errori nelle date apposte dall’autore e numerosi rinvii interni fra opere diverse. Work in progress, l’archivio offre solo alcune edizioni con sezione introduttiva documentaria, testo con note sensibili o modalità di apparato in frameset e strumenti di navigazione interni. Nella sezione Instrumenta, catalogo descrittivo dei manoscritti, classificati per tipologie, bibliografia, biografia del matematico, iconografia. Inoltre, versione francese e motore di ricerca.
[ http://134.2.56.108/presentation.html ]
[ http://www.uni-tuebingen.de/zdv/zrlinfo/prot/prot811-con.html ]
Database realizzato da C. Chauvin mediante TUSTEP. Consente la ricerca di stringhe di caratteri (parola, inizio o fine di parola, qualunque caso), variamente combinabili (livelli di occorrenza e presenza di segni diacritici), all’interno delle opere di Constant. L’edizione di riferimento è quella edita dalla Max Niemeyer Verlag.
[ http://www.hull.ac.uk/hitm/index.htm ]
Avantesto ipertestuale di una parte dell’Education Sentimentale di Flaubert, realizzato da T. Williams, University of Hull. Il corpus è strutturato per livelli che rispecchiano i diversi stadi del processo creativo dell’autore: traccia dell’opera e dei personaggi (Scénarios); inizio stesura romanzo (Esquisse); organizzazione del materiale e raffinamento dell’opera (Brouillon e Mise au Net); prima versione, ma ancora con varianti (Manuscript autographe); versione con correzioni dell’autore (Manuscrip du copiste); ultima versione (Version definitive). I testi dei primi tre strati del corpus sono dati in trascrizione diplomatica (varianti in rosso rimandano a commenti), parallela all’immagine del manoscritto. Navigando con le frecce orizzontali si va al folio precedente o successivo, in sequenza sintagmatica; con quelle verticali, alla versione di scrittura precedente o successiva; questa duplice opzione è fruibile anche attraverso la tavola sinottica dei folio. Inoltre accesso a trascrizione lineare (in preparazione), versione definitiva, commenti critici. I testi degli altri tre strati, invece, hanno solo il confronto simultaneo.
[ http://is.dal.ca/~lballads/index.html ]
Realizzata da R. Tetreault e B. Graver ed edita dalla Cambridge University Press, Lyrical Ballads contiene le 4 differenti edizioni a stampa autorizzate dagli autori Wordworth e Coleridge. La riproduzione è dagli originali, sia per i testi, codificati in SGML/TEI (lite version), che per le immagini. Sono possibili 3 modalità di fruizione: un singolo testo in frame con l’immagine della stampa; confronto di due testi per volta, senza immagini; confronto di tre edizioni diverse a causa di una lacuna; collazione dinamica (con scelta di testi per autore) di tutte le versioni: selezionando la variante dalla variant map (frame a destra) si visualizza la porzione di testo che la contiene simultaneamente in tutte le 4 edizioni (frame a sinistra). Disponibili anche una bibliografia e un questionario ai fruitori sul funzionamento dell’edizione, relativo a ciascuna opzione.
[ http://www.iath.virginia.edu/melville/ ]
Edizione elettronica di opere di Melville in corso allo IATH dell’Università della Virginia. Il Moby Dick, parziale, ha note critiche sensibili e bottoni che aprono immagini testuali e non. Il Typee, testo con varianti d’autore, cancellature e riscritture (edito per foglio 1, recto e verso del cap. 12), può essere fruito invece in 3 modalità: sola trascrizione diplomatica, con note di commento sensibili; versione normalizzata, con note alle revisioni in sequenza (la trascrizione diplomatica delle varianti d’autore quali appaiono nel manoscritto) e alle revisioni narrative (la spiegazione dei cambiamenti successivi operati dell’autore); trascrizione diplomatica con facsimile del manoscritto. Tutti i testi sono codificati in XML/TEI.
[ http://newark.rutgers.edu/~ehrlich/jjtm/ ]
Studio di tecniche ipertestuali (HTML, JavaScript, CSS) nella rappresentazione e annotazione testuale realizzato da H. Ehrlich alla Rutgers University su un brano (Calypso) dell’Ulysses di Joyce. Il pannello di controllo in pop-up consente di accedere a: testo semplice, che in livello crescente di fruizione ha anche numeri di riga, testo genetico dell’ed. Gabler in parallelo, commenti critici, note e concordanze (WordCrunch); testo con ricerca su database per analisi stilistica, retorica, filologica (non attivo); testo con variazioni del cursore o dello stile dei link o con apertura di pop-window in modalità diverse; testo semplice e testo genetico (anche con manipolazione dei diversi livelli di varianti, segnalati con colori diversi) alternati o paralleli. Previsti ma non attivi anche: comando note, visibilità o meno di annotazioni o testo, controllo delle pop-window, glossario, demo XML, annotazione su testo.
[ http://www.storia.unifi.it/_RM/iper/informatio/index.htm ]
Edizione ipertestuale curata nel 2004 da Francesco Pirani per la rivista Reti Medievali. L’ Informatio è una relazione sulle condizioni politiche della Marca anconetana redatta nel 1341 da un legato pontificio su mandato di Benedetto XII. L’edizione ipertestuale dell’ Informatio è correlata da una breve presentazione del progetto, da un indice dei personaggi con relative schede prosopografiche, dalle carte del territorio anch’esse con relativo indice, da un’analisi semantica, da un saggio storico e da una ricca bibliografia che raccoglie fonti e studi.
[ http://www.uni-koeln.de/~ahz26/edition/ ]
Si tratta di un complesso progetto di digitalizzazione condotto su un manoscritto composto intorno al IX secolo. Questa edizione offre le riproduzioni digitali delle pagine del manoscritto, la trascrizione, l’edizione critica, la traduzione in tedesco e in francese e una ricca bibliografia. Attualmente è accessibile solo un estratto del 4 folio di Isidoro di Siviglia (130r-131v). Nel 2000 il manoscritto è confluito nel catalogo digitale della Erzbischöflichen Diözesan- und Dombibliothek di Colonia, curato da M. Thaller e realizzato col software Kleio.
[33] Sul piano teorico, gli editori la propongono come una nuova edizione, dopo quella curata dal Lachmann, che realizza i principi opposti della New Philology e della New Philogeny: infatti da un lato rende conto della variabilità e instabilità della trasmissione manoscritta con la presentazione di tutti testimoni, tra loro collegati in hyperlink; dall’altro costruisce lo stemma della tradizione con l’uso di programmi appositi (Collate).
[34] Karl D. Uitti preparando insieme al suo collega Alfred Foulet, alla fine degli anni ‘80, l’edizione a stampa del Charrette, trovò estremamente vantaggioso l’uso di Word Perfect e del programma Tornado Notes per la registrazione di varianti. Negli anni ‘90 decise di codificare in SGML le trascrizioni dei manoscritti per una versione online del Charrette. È uno di quei casi in cui il testo elettronico “formato di passaggio” per la preparazione di un’edizione cartacea, viene recuperato per realizzare un’edizione elettronica.
>> Edición Variorum Electrónica del Quijote
[ http://cervantes.tamu.edu/V2/CPI/variorum/abrir.htm ]
A cura di: Eduardo Urbina, Proyecto Cervantes, Texas A&M University.
Il sito si pone l’obbiettivo di fornire una risorsa elettronica di consultazione e collazione delle varianti delle edizioni del Don Chisciotte datate 1605 (princeps), 1605 (non princeps) e 1615. Ricorrendo alla funzione Browse (mainpage del sito) l’utente può visualizzare le pagine che desidera in formato text, image o entrambi i formati contemporaneamente. Le altre due sezioni presenti nella mainpage del sito consentono invece di interrogare il database (se si cerca un particolare tratto testuale delle edizioni sopraelencate) oppure di comparare due o più varianti contemporaneamente. Risorsa efficace e di comprensione immediata, senza particolari espedienti grafici ma assolutamente funzionale.
>> An Electronic Corpus of 15th Century Castilian Cancionero Manuscripts
[ http://cancionerovirtual.liv.ac.uk/ ]
A cura di: Dorothy Severin, Peter Robinson e la University of Liverpool.
Collezione digitale composta dal corpus dei manoscritti del Cancionero Castellano del XV secolo, si suddivide in Dutton Editions (contenente lirica e componimenti poetici brevi) e Severin-McGuire Editions (che invece comprende poesie incentrate su tematiche pedagogico-morali e religiose). Prima di procedere all’utilizzo della risorsa, l’utente dovrà assicurarsi di aver installato sul proprio pc Firefox (per una migliore visualizzazione dei contenuti grafici) e il font Junicode (link a http://junicode.sourceforge.net/) .